• Um provérbio cinematográfico

    - a Teresa questo nostro vecchio film -

    SAPATOS

    Film opaco, inaccessibile come una buccina. Parafrasando Rimbaud, è opportuno dire che “le vrai film est ailleurs”. Ciò che si vuole filmare non è tanto il film ma il suo riflesso. Oscuro, come in uno specchio. Infatti, è davanti ad uno specchio che Monica, attraverso la parola riflessa, smaschera il proprio gioco nello svelare quello di Livio e per mezzo della parola ella si affranca. Qui, la parola è opzione morale, nuda coscienza, assunzione della verità. Lo sguardo di Monica (o del suo doppio) rivolto a un Livio assente è espulso dall’immagine (il vero film è off, al di là dell’illusione dello schermo) e si inserisce in un movimento di attrazione repulsione che organizza continuamente il suo dissidio interiore. La scoperta del suo sguardo? La scoperta del film stesso, of course.

    Film trasparente, dischiuso come le ali di un uccello quando vola. Proviamo un altro modo di ascoltare il movimento vago e misterioso. Alla fin fine, di che si tratta?

    - João César Monteiro-

    Scheda Artistica

    Luis Miguel Cintra (Lívio), Carlos Ferreiro (Mário), Paula Ferreira (Mónica), Carlos Porto (Usuraio), Antónia Brandão (cameriera), Helena Gusmão, Manuel Gusmão, Elsa Figueiredo, voce di João César Monteiro (Lívio), Nuno Júdice (Mário), Helena Gusmão (Mónica)

    Vozes de João César Monteiro e Nuno Judice

    Scheda Tecnica

    Portogallo, B/N, 16mm e 35mm, 33′ (1970)

    Regia, sceneggiatura e montaggio: João César Monteiro

    Produttore: Jorge Silva Melo e João César Monteiro

    Fotografia: Acácio de Almeida

    Musica: José Alberto Gil

    Suono: Alexandre Gonçalves

    Assistenti: Jorge Silva Melo, Solveig Nordlund, Óscar Cruz, Margarida Soromenho.